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Cos’ha Rovazzi da insegnarti sul Marketing? Piacerebbe anche a te sapere come scalare i vertici di fatturato con un prodotto scarso?

Come diventare un CREATORE DI BRAND ed essere finalmente anche tu un Imprenditore che sfrutta le leve del marketing, invece che le leve delle braccia, per guadagnare più soldi.

Hai dato un’occhiata alle braccia di Fabio Rovazzi? Hai visto le sue mani?

Ti sembra che siano braccia robuste ingrossate dal duro lavoro in fabbrica?

Mani e unghie sporche di grasso, olio o malta?

A me non sembra, eppure sta avendo successo.

Forse sta anche guadagnando molto più di te che ti stai uccidendo di lavoro da anni cercando di raggiungere un’accettabile equilibrio tra Lavoro e Guadagno.

Magari hai pure fatto un sacco di corsi, hai investito un bel po’ di soldi e chissà a quante cose hai dovuto rinunciare per arrivare qui … e invece LUI, a 22 anni è già più ricco, famoso e libero di te.

Ok, a questo punto è possibile che 3 diverse emozioni si stiano impossessando di te: Rabbia, Invidia e Curiosità.

Una sola di queste è produttiva, ma ti anticipo che la gente di solito segue le altre due.

Sono la Rabbia e l’Invidia che portano la gente a criticare e a dare dei coglioni senza gusto per la musica a chi lo ascolta.

La Rabbia e l’Invidia verso gli altri ti tengono ancorato ai tuoi risultati, e rendono il dolore che provi accettabile trovando dei motivi sensati per giustificare inconfutabilmente come è potuto succedere che TU sia ancora QUI e LUI sia già LA.

Di solito questi motivi inconfutabili sono:

  1. E’ un truffatore
  2. E’ il classico figlio di papà
  3. Ha avuto culo
  4. La gente è diventata pazza e non apprezza più le cose belle

Sarà un’ironica coincidenza, ma ti giuro che sono le stesse cose che dicono gli imprenditori che vanno male per giustificare che vanno male!

Per questo leggere questo articolo se sei un imprenditore ti farà bene.

Pochi vedono quello che conta: qui c’è un ragazzo di 22 anni che ha giocato bene le sue carte, e che ti piaccia o no ammetterlo, sembra che le abbia giocate MOLTO meglio di te e anche di me.

La Curiosità è l’emozione dalla quale vorrei che ti facessi guidare nel leggere questa storia.

Quella curiosità determinata, che ti fa dire: ‘Ma come ca XX o ha fatto sto qui?!?’

“Si, certo Marco, adesso sta a vedere che esistono modi di fare i soldi anche senza spaccarsi la schiena tutto il giorno in cantiere, fare 3000 Km a settimana o rompersi i maroni 12 ore al giorno davanti ai clienti … Ma va là!”.

Eh si, mi dispiace distruggere la tua visione del mondo, ma la verità è che esiste eccome un modo per farlo.

Io lo conosco e l’ho pure applicato con discreto successo, e a differenza di Fabio che se lo tiene per sè, io ho tutto l’interesse a dirti i retroscena di questo fantomatico metodo.

Dovresti acquistare il mio programma (Sistemi per Vendere™) per scoprirli tutti, ma in questo articolo di darò comunque degli abbocchi interessanti.

Sappi che il fatto che tu ancora non conosca queste cose dovrebbe essere il tuo principale problema oggi, non il cercare un modo per contestare che esistano.

Le due razze di imprenditori che vivono in Italia: tu a quale appartieni?

Il fatto è questo: gli imprenditori non sono tutti uguali in origine.

Alcuni, la maggior parte, inizia a mettersi a lavorare in proprio per trovare clienti propri e vendere loro qualcosa, un servizio o un prodotto che sia.

Altri (pochi) capiscono che il loro lavoro non è quello di trovare clienti ma di creare un Brand.

Ma Cusa l’è un Brand?

Io ho una regola semplice e tutta mia per spiegare ai miei clienti cos’è un Brand, eccola:

Un Brand è qualcosa che puoi vendere alle Regole che decidi tu, non alle regole del mercato.

Se ti hanno detto che tu devi acquisire clienti, vendere e fare marketing, in qualche modo avevano ragione, ma non ti hanno detto TUTTA la verità.

Ti stavano nascondendo un pezzo, e anche piuttosto importante.

La tua prima mansione in qualità di imprenditore NON è vendere, ne trovare clienti, ma è creare un Brand.

L’Italia imprenditoriale oggi è così suddivisa:

  • Il 2% degli imprenditori è sfacciatamente ricco e benestante
  • L’altro 98% vive per lavorare, non può staccarsi dall’azienda che ha creato, si lamenta e vive nell’incertezza

In Italia ci sono anche il 98 % di Imprenditori-Lavoratori e solo il 2 % di Imprenditori che creano Brand.

Sarà una coincidenza? Io non credo.

Quanta differenza può fare nella tua vita passare da lavoratore a CREATORE di Brand?

Sicuro di volerla sapere?

Perché sarà allo stesso tempo sconvolgente e demoralizzante … ma almeno saprai come succede oggi che un 22enne senza istruzione riesce ad arricchirsi in 2 anni più di te che lavori senza sosta da 10 o 20 anni o anche di più.

E premetto che per ‘successo’ non intendo necessariamente essere ricco (non credo che Rovazzi abbia ancora guadagnato grossi capitali), ma essere proprietario di un Brand che POTENZIALMENTE potrebbe diventare MOLTO ricco.

Notizia Shock di Marco Belzani che ha scatenato il putiferio sui Social!

La frase accusata di Belzani, che lo ha fatto passare da esperto rispettato di vendita a zimbello del web, è questa: ‘Non so se Rovazzi diventerà mai un grande cantante, ma sicuramente sarà un grande imprenditore’.

Dai non iniziare a rompere le palle anche tu dicendo che non ne capisco niente di musica, cuciti la bocca e ascolta, altrimenti tieniti le tue convinzioni da povero e continua ad andare in piscina la Domenica pomeriggio, che ti aspetta una dura vita di lavoro davanti a te.

Quelli che criticano Rovazzi sono gli stessi che trent’anni fa avrebbero criticato Vasco Rossi … che dicevano che era un coglione, che non aveva la voce bella e che faceva canzoni senza senso.

E poi l’1 luglio scorso mi ha piazzato il record del mondo di visitatori paganti ad un concerto.

Questo è importante per tutti gli imprenditori, i visionari e le persone lungimiranti che devono lottare con il pre-giudizio della gente prima ancora che con le difficoltà oggettive del loro business.

Personalmente ho sempre combattuto il giudizio degli altri in 2 modi che ho sempre trovato molto efficaci e voglio condividere con te:

PRIMO MODO CHE USO PER COMBATTARE IL PREGIUDIZIO: Sono convinto di essere varamente un grande in quello che faccio.

Non dico solo ‘bravo’, ma credo proprio di essere un maledetto GENIO nel mio lavoro. Il numero 1.

Cosa? Dici che sono esagerato? Forse, anzi probabilmente hai ragione, sono pazzo.

Ma finché non faccio pesare questa cosa agli altri e la tengo per me, vedo che come convinzione mi è molto utile.

Mi aiuta ad ammettere i miei errori, a ragionare e fidarmi della mia testa e a confrontarmi con CHIUNQUE senza sentirmi inferiore di un millimetro.

SECONDO MODO CHE USO PER COMBATTARE IL PREGIUDIZIO: So che le persone (e intendo la massa, non le singole persone illuminate) amano da pazzi parlare di quello che NON conoscono come se fossero i massimi esperti in materia.

Questo li porta a sbagliare. Quasi sempre.

Sbagliano sempre perché giudicano le cose secondo i parametri che per loro sono normali in quel momento.

Pochi hanno le capacità di poter cogliere il talento, l’innovazione, la bellezza della diversità … la maggior parte accetta qualcosa di innovativo quando la maggior parte l’ha riconosciuto come innovativo.

Se ascolti il popolo dei Talent Show e di Maria de Filippi, di chi giudica secondo i parametri che funzionano, riuscirai difficilmente a dare il tuo contributo a questo mondo e a trasformare la tua vita.

Le persone dicono di Rovazzi le stesse cose che dicevano di Vasco 30 anni fa, e qualcuno dirà sicuramente: ‘E ma Marco, come fai a paragonare Rovazzi a Vasco?’

Quanta probabilità c’è che questo qualcuno 30 anni fa avesse detto: ‘E ma Marco, come fai a paragonare Vasco a Battisti?’

Secondo me molte. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Per questo credo che gli insulti e le critiche della gente servono quanto un preservativo per proteggersi da un temporale.

Funzionano solo se hai un piccolo pene al posto della cavessa, altrimenti sono inutili.

Quando ho pubblicato questa notizia su Facebook, i commenti ‘critici’ sono stati tanti, eccone uno da esempio:

Mi piace sempre ricordare che i geni del Marketing non sono quelli che ci piacciono ma quelli che guadagnano tanto e lavorano poco.

Io qui non sto parlando di qualità di Musica, ma di Business, l’avevi capito vero? Questo qui sopra mi sembra di no, quindi nel dubbio preferisco chiarirlo.

Quasi ogni volta quando inizio a lavorare con un imprenditore con il Programma Sistemi per Vendere™ una delle cose più difficile da fargli capire è questa:

Non sto parlando di PRODOTTO, ne della qualità di ciò che vendi! Sto parlando di Marketing!

Se bastasse fare qualcosa di valido per venderlo, ci sarebbero molte, ma molte più persone ricche in Italia.

Quindi è evidente che c’è qualcosa di sbagliato, qualcosa che non va nel modo di pensare della maggior parte delle persone.

E se non hai ancora un’azienda che produce (almeno) cifre a 5 zeri sul tuo corrente ogni anno senza richiederti un grande sforzo o sei un dipendente che vuole rimanere tale (e allora mi chiedo che cazzo ci fai qui sul mio blog) oppure devi cambiare qualche asset mentale al più presto.

La domande che devi farti oggi, subito, adesso è:

Voglio continuare a mantenere i pregiudizi che hanno creato il mio conto in banca e lo stile di vita che ho adesso o voglio cucire una volta per tutte la bocca della vocina interna che mi suggerisce che queste sono tutte cazzate e ASCOLTARE DAVVERO?

Ma chi sono io per parlare?

Domanda legittima. Magari te la sei fatta, magari no, ma mi sembra giusto rispondere:

Sono un appassionato studioso e applicatore di strategie di marketing e vendita da 14 anni, sono un imprenditore partito da zero che non ha ancora un conto corrente personale da 7 cifre, ma da 6 si, e cosa più importante: ho creato dei Brand, non delle aziende.

Ma come fai a sapere di aver creato un Brand? Quando te ne accorgi?

I primis ti accorgi di aver creato un Brand e non solo un’azienda, da due cose:

  1. Quando riesci a vendere alle regole che VUOI tu (e quindi anche al PREZZO che vuoi tu)
  2. Quando la tua redditività cresce esponenzialmente e i tuoi sforzi diminuiscono esponenzialmente col tempo

E tu? Hai un Brand o un’azienda?

Vendi al prezzo e alle modalità che vuoi o devi scendere a compromessi con i clienti ad ogni trattativa?

Hai clienti che non ti lascierebbero anche se aumentassi i prezzi del 10 % o stai perdendo clienti per colpa di concorrenti che lavorano peggio ma costano di meno?

Stai lavorando meno di 10 anni fa e guadagnando molto di più o lavori sempre di più e fai sempre più fatica?

Così capisci se hai un Brand o se hai un’azienda che ti rende schiavo.

Le 5 mosse che hanno fatto prendere il VOLO a Rovazzi.

Rovazzi forse resterà un cantante mediocre, questo lo vedremo, ma sta dimostrando di avere molte carte in regola per diventare un buon imprenditore.

Lo si vede dalle scelte che ha fatto per PROGETTARE e LANCIARe il suo Brand.

Vuoi sapere quali sono?

Ecco alcuni motivi secondo il Marco-Marketing-Pensiero:

1) Sa creare partnership e attira Testimonial.

In ogni suo video Rovazzi ha l’impressionante capacità di coinvolgere i personaggi giusti al momento giusto.

La gente ama i Testimonial e li reputa sufficienti spesso ad attribuire credibilità ad un Brand.

Fin dall’inizio il 22enne ha capito che da solo non si arriva da nessuna parte, e che grazie a partnership strategiche si può arrivare in alto molto più rapidamente.

Certo il rischio di diventare famoso troppo velocemente e cadere altrettanto velocemente c’è, ma fin qui si è comportato bene.

Anche perché creare Partnership non è come dirlo.

Non basta dire: voglio fare business con quello e tirare fuori i soldi.

A parte che comunque i soldi bisogna averli prima, ma spesso non è sufficiente: bisogna saper dare qualcosa ai Partner che loro non hanno, stanno cercando e TU gli puoi dare.

La difficoltà quando ti serve un Testimonial è convincere il Testimonial che tu puoi essere utile a LUI.

Questa è la difficoltà che Fabio ha gestito in modo esemplare, a differenza di molti altri cantanti/artisti che viaggiano da soli e fanno fatica a creare e mantenere relazioni che durino più di un singolo.

2) E’ autoironico e ogni video è una grande presa per il culo di sè stesso.

Questa è una grande verità per piacere alla gente: metti in mostra le tue debolezze.

Lui dice di non bere, di non fumare e di non drogarsi (e queste sono debolezze nel mondo del Rap e del Pop).

Dice di essere sfigato e di non essere bravo come cantante.

Insomma, sa mettere in mostra i suoi punti deboli in modo strategico, e ha capito che questo piace al pubblico perché empatizza con loro.

Alla gente non piace il Super-Uomo, ma piace chi è simile a loro perché riesce meglio a identificarsi e riconoscersi.

Questo ti fa ottenere uno dei risultati più importanti per creare un Brand: CREARE il tuo PUBBLICO!

3) Costruisce le sue canzoni per essere vendute, non per piacere.

In altre parole: pensa a vendere non alla creatività o alla qualità.

Farlo non è facile: come non basta la qualità per vendere, un prodotto scarso è sufficiente per fallire.

Ma la qualità chi la decide?

Molto difficile dirlo, soprattutto nel mondo ‘creativo’ della musica dove la maggior parte del pubblico impara a ‘farsi piacere’ le cose in funzione della popolarità che hanno.

Quindi: E’ il miglior prodotto che diventa più popolare o è quello più popolare che diventa il migliore?

Sono portato a credere che sia la seconda ipotesi quella più realistica.

Per vendere bisogna conoscere BENE il target di riferimento e sapere cosa vuole. Anche qui, non è facile, ci vuole intelligenza e acutezza.

Non basta chiederlo alla gente, perché come diceva Steve: ‘I consumatori non sanno cosa vogliono finché non glielo fai vedere …’

4) Ha trovato il suo posizionamento differenziante in mezzo ad una massa di cantanti che seguono tutti la stessa strategia.

I cantanti cercano di fare quello che cercano di fare il 99 % degli imprenditori: Canzoni sempre più belle con voci sempre più belle.

Esattamente come succede nel mercato.

Piccolo problema: nel mercato non vince il prodotto migliore, ma il Brand migliore.

Rovazzi ha capito che non conta nulla fare musica se NON hai un pubblico di Fan e se non hai un Brand.

E che una canzone è molto più facile che abbia successo se prima hai creato un Brand.

Ha capito che la massa è spietata ma anche facile da manipolare perché tutti danno gli stessi giudizi e seguono la corrente.

Davvero credi che se le ultime 10 canzoni di Vasco Rossi le avesse cantate un autore sconosciuto con una voce molto più bella della sua, avrebbero avuto quel successo?

Quanto conta il Brand di CHI canta? E quanto conta realmente la canzone?

Quanto conta il Brand? E quanto conta VERAMENTE la qualità del prodotto?

Prendi l’arte da esempio.

Un quadro di Van Gogh quanto vale?

20 miliardi?

E un quadro falso di Van Gogh identivo all’originale quanto vale?

Sempre 20 miliardi, finché non ti accorgi che è falso.

E un quadro autentico che si crede un falso quanto vale? Zero.

Il Brand è tutto.

E se mi metto a copiare un Van Gogh tale e quale ma MIGLIORE sfruttando la tecnologia e i materiali di oggi?

Sembra stupido credere che puoi creare un’imitazione di un Van Gogh fatta meglio e poterla vendere a 21 miliardi, no?

Eppure è quello che la maggior parte delle aziende fa ogni giorno: copia, migliora e vende, invece che dedicarsi all’unica cosa sensata: CREARE BRAND.

5) Ha capito l’importanza dell’intrattenimento nella vendita.

E cosa più importante: Ha capito che in realtà NON vende canzoni.

La gente compra musica per ascoltarla?

O per ballarla?

O per appartenere ad un gruppo?

O per cantarla?

O per GUARDARLA?

‘Cosa compra davvero la gente da me?’

Capisci che è una domanda DIVERSA da quella che si fanno tutti gli altri cantanti che si chiedono: ‘Che canzone posso far ascoltare alla gente?’.

E’ qui che sta il genio imprenditoriale: farsi una domanda diversa da tutti gli altri concorrenti sulla piazza.

Rovazzi ha capito che NON vende canzoni, vende ‘un’esperienza’, l’appartenenza ad un gruppo, uno ‘status’, e che vi piaccia o no cari rosiconi, numeri alla mano le sta azzeccando tutte.

E il vostro ‘Eh ma fa canzoni da bimbio-minchia’, vi fa giudicare una canzone quando invece lui sta facendo Business sotto i baffi di tutti, che ovviamente giudicano, criticano e comprano le sue canzoni.

Grande Fabio.

Sono le stesse critiche che avete fatto a me, a mio tempo, che avete detto di tutti quelli che si sono discostati dal vostro modo di pensare e ora loro sono QUI e voi siete ancora LI.

Voi vedete la superficie delle cose e potete inevitabilmente giudicare quella, perché solo quella vedete.

I processi che portano ai risultati vi sono sconosciuti, altrimenti li avreste adotatti anche voi. Potete giurarci.

Ma allora è questo il motivo per cui ci sono molti più imprenditori POVERI e frustrati che imprenditori felici e ricchi?

Eh si, e pensa che è servito un articolo su Rovazzi per capirlo 😉

La morale è questa: Non conta se fai il cantante, il farmacista, l’avvocato o il venditore di calze … il tuo VERO lavoro deve essere uno solo: IL CREATORE di BRAND.

Vedo pochi, pochissimi imprenditori che hanno la sua capacità di farlo o che sono sulla strada giusta per imparare.

Un’altra lezione di marketing controintuitiva: sono le persone che tutti criticano che spesso è meglio seguire …

Se hai trovato interessante il contenuto di questo articolo allora ti consiglio davvero di leggerti anche questo: https://www.marcobelzani.it/tutto-quello-che-un-imprenditore-dovrebbe-sapere-sul-marketing/

E’ un mega articolo dove ti aiuterò a fare chiarezza sugli elementi che compongono una strategia marketing dal punto di vista rigorosamente imprenditoriale: non tratterò argomenti tecnici e operativi, ma sarà una chiacchierata da imprenditore a imprenditore sul marketing strategico.

Cercherò di passarti la visione d’insieme che mi sono fatto come Consulente Strategico negli ultimi 16 anni, definendo per più di 150 aziende in 42 settori diversi strategie di brand, lancio prodotti, piano di comunicazione, acquisizione clienti e P.R..

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Scrivi qui sotto qualsiasi domanda tu abbia sulle priorità o sulla tua azienda e ti risponderò molto volentieri.

Ci vediamo alla prossima.

Marco Belzani

Ricercatore della Produttività

1 commento su “Cos’ha Rovazzi da insegnarti sul Marketing? Piacerebbe anche a te sapere come scalare i vertici di fatturato con un prodotto scarso?”

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